Programma:

Nel nostro organismo gli acidi grassi essenziali (acido linolenico ALA, acido epicosapentaenoico EPA e acido dososaesaenoico DHA) hanno diverse funzioni:
– sono un’importante fonte energetica fornendo 9 kcal per grammo tipiche dei lipidi;
– sono importanti componenti delle membrane cellulari;
– determinano le interazioni lipidi/proteine nelle membrane neuronali, in particolar modo nei terminali pre e post sinaptici;
– infine, sono utili nel mantenere un buono stato di salute dell’organismo e nel supporto di numerose patologie.
Uno dei modi migliori per prevenire e trattare le malattie del cuore è quella di seguire un regime alimentare che miri a sostituire gli alimenti ricchi di acidi grassi saturi e di acidi grassi trans con quelli ricchi di acidi grassi monoinsaturi e poli-insaturi della serie omega-3. Gli studi suggeriscono che l’EPA e il DHA di origine marina (pesci e alghe) contribuiscono a ridurre i fattori di rischio cardiovascolari, come un alto tasso di trigliceridi, colesterolo LDL ed un valore elevato della pressione sanguigna. Ci sono inoltre prove ben fondate relative al fatto che l’EPA e il DHA possono ostacolare la genesi e lo sviluppo dell’aterosclerosi che ostruisce le arterie. Studi condotti sui sopravvissuti ad un attacco di cuore riportano che un’assunzione quotidiana adeguata di EPA e DHA riduce drammaticamente il rischio di morte, di successivi attacchi di cuore e di ictus. L’ American Heart Associationraccomanda un introito minimo giornaliero di 900 mg ai soggetti con un pregresso attacco cardiaco. L’autorevole International Society for the Study of the Fatty Acids and Lipids raccomanda agli adulti sani per un cuore in salute un introito giornaliero minimo di 500 mg di EPA e DHA.
Forti evidenze sperimentali basate su studi clinici suggeriscono che il consumo di EPA e DHA può proteggere dal rischio di ictus causato da coaguli di sangue che ostruiscono le arterie cerebrali. Il consumo di almeno due porzioni di pesce grasso a settimana (corrispondenti a un introito di circa 900 mg di EPA + DHA al giorno) può ridurre il rischio di ictus fino al 50%.
In letteratura sono pubblicati anche numerosi studi epidemiologici che riportano la relazione inversa fra il consumo di pesce ed Alzheimer.

Relatrice: d.ssa Rossella Avallone

Periodo: settembre 2024 – giugno 2025

Prenotazione (a cura dei docenti delle scuole superiori):

rossella.avallone@unimore.it