Programma:

Analogamente ai primi calcolatori della storia dell’elettronica (ad esempio il computer ENIAC), che occupavano intere stanze e consumavano moltissima energia per svolgere calcoli relativamente semplici rispetto agli standard attuali, gli strumenti di misura e i laboratori di analisi utilizzati oggigiorno nel campo della medicina e della microbiologia sono basati su macchinari complessi e ingombranti che operano su campioni biologici relativamente voluminosi. E’ possibile concepire e sviluppare laboratori di analisi miniaturizzati e, perché no, direttamente integrati negli smartphones o in altri dispositivi portatili ampiamente diffusi (i cosiddetti Lab on a chip)? Perché oggi è possibile ragionare di queste possibilità e in alcuni casi vederle effettivamente realizzate (ad esempio la misura della glicemia per il controllo del diabete), ma non era così alcuni decenni or sono? Quale ruolo svolgono i progressi dell’elettronica nel rendere possibili queste nuove applicazioni? Perché importanti aziende di progettazione elettronica per gli smartphone istituiscono premi e concorsi di idee per la realizzazione di sensori biometrici? Quale impatto potrebbero avere i cosiddetti “Lab on a chip” nella gestione della salute delle persone? Quali sono i rischi della ricerca in questi settori? Come possiamo prepararci al meglio per essere protagonisti di queste innovazioni?
L’intervento proposto, nell’illustrare alcuni esempi significativi di tecnologie Lab on a chip e delle loro applicazioni, punta a favorire un’ampia riflessione sul ruolo della microelettronica nell’innovazione in biologia e medicina. La durata può essere adattata alle esigenze tra i limiti indicativi di 45 e 90 minuti.

Relatore: prof.Luca Selmi

Periodo: da concordare

Prenotazione (a cura dei docenti delle scuole superiori):

luca.selmi@umimore.it